Il Centenario – Alberto Sordi 1920-2020″, dal 7 marzo al 29 giugno nella storica Villa dell’attore e al Teatro dei Dioscuri

DOVE

Villa di Alberto Sordi, Piazzale Numa Pompilio, Roma Teatro dei Dioscuri al Quirinale, Via Piacenza 1 Roma

 

QUANDO

7 marzo – 29 giugno 2020

 

BIGLIETTI: PREVENDITE dal 16 gennaio

SINGOLI: 06.48078290 www.vivaticket.it |

GRUPPI E SCUOLE: 06.48078287 gruppi@vivaticket.com |

 

INFORMAZIONI

06.85353031 | info@centenarioalbertosordi.it

 

È già boom di prenotazioni, oltre 10mila da tutta Italia, per la grande Mostra “Il Centenario – Alberto Sordi 1920-2020” che si terrà dal 7 marzo al 29 giugno nella Villa romana dell’attore, aperta al pubblico per la prima volta, per celebrare il grande artista a cento anni dalla nascita.

 

In piazzale  Numa  Pompilio nascosta  nel  verde  di  Caracalla  si  affaccia  la  leggendaria  villa  dell’attore, progettata negli Anni Trenta dall’architetto Clemente Busiri Vici:  uno scenario  eccezionale che permetterà ai visitatori di immergersi nella vita quotidiana, tra le passioni e i segreti di un gigante dello spettacolo ultra-famoso per i suoi film ma poco conosciuto nella dimensione privata.

 

L’esposizione, che non ha precedenti, si snoda tra i vari ambienti della casa e del giardino per illustrare la lunga carriera e la vita dell’attore attraverso documenti inediti, oggetti, abiti, fotografie, video, curiosità.

 

Oltre alla Villa, il Teatro dei Dioscuri ospiterà una seconda sezione con un importante focus  su  “Storia  di un italiano”, il programma tv degli anni Settanta, a cui il Nostro era particolarmente affezionato.

Come spiega la Soprintendente Speciale di Roma Daniela Porro: “La mostra su Alberto Sordi oltre a ricordare una delle personalità più importanti del cinema italiano è l’occasione per aprire la sua casa, di cui era peraltro gelosissimo. Mi piace ricordare che il 21 luglio del 2015 firmai il vincolo relativo a tutti gli arredi e gli oggetti dell’attore e dunque questa esposizione corona un percorso di tutela e valorizzazione che rende questo bene finalmente visitabile dal pubblico. Il mio augurio è che la Casa di Alberto Sordi, costruita nel 1930 su progetto dell’architetto Clemente Busiri Vici, oltre che per  una mostra temporanea possa essere in futuro aperta  regolarmente, come un piccolo museo dedicato a un grande interprete  del nostro cinema”.

 

Sordi si innamorò subito della Villa di via Druso al Celio quando la vide nella primavera del 1954, tanto che la comprò solo poche ore dopo averla visitata.

 

L’obiettivo di questa mostra dedicata al grande Alberto, come dice il curatore Alessandro Nicosia, “è soprattutto aprire per la prima volta al grande pubblico la Villa rifugio di Sordi, farla conoscere così com’era invariata nel tempo, e ricostruire cronologicamente il suo percorso di uomo e di attore.

Proprio per valorizzare la storia di questa casa che diventerà presto un museo, ho cercato di rispettare gli ambienti che sono rimasti intatti dopo la morte dell’attore, così come lui li aveva voluti e vissuti, facendoli dialogare con la proposta espositiva piena di sorprese e di tanti inediti. Questa mostra ci permette quindi di scoprire un Sordi che va oltre i successi cinematografici e di conoscere storie che talvolta circolavano a proposito del suo privato. Un Sordi speciale, vero: il maestro fu un benefattore, un amante degli animali e delle belle donne, un collezionista d’arte, un fotografo appassionato, un viaggiatore… E così lo raccontiamo nel progetto espositivo studiato per consentirne la visita come se si fosse ospiti dell’attore”.

 

La mostra monumentale dedicata ad Alberto Sordi si prefigura dunque come una esperienza immersiva    e totalizzante, un viaggio spettacolare alla scoperta dell’artista e dell’uomo, un ritratto completo in tutti i suoi risvolti e le possibili sfaccettature; un racconto che lascia emergere il contributo unico e insostituibile che ci ha lasciato in eredità. Sordi è entrato a gamba tesa nella memoria collettiva, attentissimo come era all’evoluzione della società da cui traeva ispirazione per le storie e i personaggi da portare sullo schermo;   è stato fondamentale per averci confezionato il  ritratto  di un’epoca e  restituito la  storia del nostro  paese dagli anni a cavallo della seconda guerra mondiale fino al boom economico e agli anni ’60. I suoi film e i suoi personaggi sono lo specchio della società dell’epoca raccontata con sottile ironia cogliendone, con profonda leggerezza ma anche ferocia, voli e cadute, speranze e delusioni, altezze e miserie umane, con uno sguardo sempre arguto e geniale.

Nella tensostruttura esterna alla Villa in uno spazio aperto gratuitamente al pubblico verrà proiettato un filmato dedicato a Sordi curato da Istituto Luce Cinecittà.

 

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