LE ACQUISIZIONI DI I WONDER PICTURES DA CANNES 2022

 Premiato con il Prix du Jury ex aequo dal concorso internazionale arriva EO, diretto dal grande regista polacco Jerzy Skolimowski. Film ispirato dalla Nouvelle Vague, EO racconta la storia di un asino, nato in un circo polacco, e che nella sua vita sarà testimone di momenti di varia umanità. Nel cast uno dei migliori talenti giovani del cinema italiano, Lorenzo Zurzolo.

The Book of Solutions è il nuovo progetto di Michel Gondry, il regista di culto di Eternal Sunshine of the Spotless MindThe Book of Solutions è una commedia dallo stile innovativo, un Effetto Notte dalle suggestioni bunueliane. Il film ruota attorno a Marc, un regista deciso a finire il suo film nonostante sia stato abbandonato dai produttori e dai finanziatori. Lasciato solo, il cineasta si confronta con se stesso e i suoi demoni. Nonostante la storia sia brillante e divertente, Marc finisce con l’esserne travolto, mettendo a rischio la sua carriera e il suo equilibrio mentale. Ma in questa discesa all’inferno, comica e poetica, troverà i mezzi per tornare a galla.

The Sitting Duck vede nuovamente il regista Jean-Paul Salomé dirigere Isabelle Huppert dopo il successo de La padrina. Maureen Kearney (Isabelle Huppert) viene trovata in casa sua legata a una sedia, con una lettera A incisa sulla pancia. Sconvolta, non ricorda nulla dell’aggressione. Le indagini sono serrate, vista la gravità dei fatti. Ma man mano che emergono nuovi elementi, nella mente degli inquirenti inizia a crescere un dubbio, e da vittima Maureen si ritrova a essere la prima sospettata.

 

Les Pires, vincitore di Un Certain Regard, diretto dalle esordienti Lise Akoka e Romane Gueret. Tratto da una storia a loro realmente accaduta sul set di un film in cui lavoravano nel reparto casting, Les Pires (in italiano letteralmente i peggiori) è ambientato a Picasso, quartiere popolare di Boulogne-sur-mer, diventato momentaneamente il set di un film per il cui cast il regista ha scelto alcuni ragazzi della zona. La finzione si mescola ben presto alla realtà, mentre le vite dei suoi giovani attori si intrecciano con quelle della troupe e si fondono con la trama.

Metronom, premio per la migliore regia ad Alexandre Belcu sempre ad Un Certain Regard. Il film è un affresco della gioventù rumena sotto il regime di Ceausescu, con echi del cinema di Olivier Assayas. Metronom era il titolo di un programma che andava in onda su Radio Free Europe, ideato e condotto da Cornel Chiriac, giornalista e produttore radiofonico e musicale, icona della libertà nella Romania della dittatura di Ceausescu. È il 1972, l’adolescente Ana manda una lettera alla radio e per questo viene arrestata dalla Securitate, un’esperienza che le farà conoscere le violenze del regime.

Il Colpo di Fulmine della giuria di Un Certain Regard è stato Rodeo, storia di Julia, una giovane donna che vive ai margini della società e che nutre una passione quasi animale per le motociclette. Un giorno incontra una gang di motociclisti specialisti del cross estremo, e si insinua in questo gruppo formato prevalentemente da uomini. Finché un incidente non mina la sua posizione. Rodeo è l’opera prima della regista francese Lola Quivoron.

Vincitore del premio FIPRESCI, Leila e i suoi fratelli è diretto dal regista iraniano Saeed Roustaee. Leila (interpretata dalla bravissima Taraneh Alidoosti) ha quarant’anni, per la maggior parte passati a prendersi cura dei suoi quattro fratelli e dell’anziano padre, sempre a un passo dalla miseria nell’Iran tartassato dalle sanzioni internazionali. Per uscire da questa ormai insostenibile situazione Leila, ha un progetto, ma le cose non andranno come sperava.

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