1 gennaio : “Capitan Harlock 3D” – curiosità

 1 gennaio  : “Capitan Harlock 3D” di Shinji Aramaki

 

 

Tanta è l’attesa generale per il progetto, e i suoi creatori desiderano usare questa opportunità per portare a termine una missione, quella di far riscoprire al mondo la cultura giapponese. “Volevamo creare qualcosa di cui il Giappone potesse andare fiero. E’ così che tutto ha avuto inizio”, spiega il produttore Yoshiyuki Ikezawa (Toei Animation). “L’animazione giapponese è generalmente considerata come un aspetto ‘cool’ della cultura giapponese, ma il mercato dell’anime è ancora completamente separato da quello del cinema ed effettivamente ci sono pochi film di animazione distribuiti a livello globale, alla maniera dei film di Hollywood. Tuttavia la grande tradizione del manga giapponese offre un’enorme varietà di personaggi con un potenziale appeal internazionale. Dai ad un gruppo di questi personaggi la giusta storia e temi che consentano di potenziarne l’attrattiva, aggiungi la tecnologia nell’animazione che in Giappone è all’avanguardia, e puoi essere certo di creare qualcosa in grado di stupire il mondo”. La prima sfida del film è consistita nel mettere insieme un efficace gruppo di professionisti per la produzione. Questo ha significato coinvolgere i migliori visual artists giapponesi, un insieme di esperti straordinari, mai visti prima tutti insieme alla Toei Animation. “Harlock è di gran lunga il personaggio più affascinante tra quelli creati da Matsumoto”, afferma il regista Shinji Aramaki. Avendo avuto esperienze nell’industria di Hollywood, Aramaki spiega che c’erano due cose che riteneva importanti nel creare un prodotto di intrattenimento in grado di competere a livello internazionale. “La prima era che volevo trattasse i problemi della società di oggi, anche se si trattava di un film di fantascienza ambientato nello spazio. Ecco perché ho deciso di enfatizzare il personaggio di Harlock come pirata, e mostrarlo come un antieroe che si batte contro poteri molto più forti”. E’ a quel punto che è stato fatto il nome di Harutoshi Fukui. “Nei romanzi di Fukui ci sono spesso descrizioni in stile cinematografico di navi da combattimento e ho pensato che potesse andare bene per i personaggi creati da Matsumoto. Anche il produttore Ikezawa aveva fatto il suo nome, per cui lo abbiamo contattato immediatamente”. Un po’ alla volta è stato messo insieme un cast stellare e il cammino verso una rivisitazione di Capitan Harlock ha avuto inizio. Il film propone una moderna incarnazione di Capitan Harlock, rimasto comunque fedele nello spirito al suo originale. La ragione per cui il film è stato pensato come una “rivisitazione” più che come un remake ha a che vedere con il personaggio e il suo rapporto con la società odierna. “Harlock appare in molte delle opere di Matsumoto, e sono arrivato al punto di vederlo come il personaggio che, a prescindere dall’epoca in cui agisce, rappresenta la sfida, il punto di riferimento attorno al quale la gente si riunisce per mettere in discussione la società in cui vive”. Sono queste le parole dello scrittore, sceneggiatore e autore dell’adattamento della storia Harutoshi Fukui, che analizza l’operazione di riproposizione del leggendario personaggio. “Ho fatto attenzione ad evitare che il personaggio apparisse datato. L’Harlock precedente era un leader infallibile che raramente prestava aiuto a qualcuno. Trent’anni sono trascorsi dalla sua nascita e non credo che i giovani di oggi sarebbero in grado di relazionarsi con quel tipo di eroe. Ho ritenuto invece che sarebbero stati in grado di identificarsi con un eroe che talvolta è angosciato, e i cui ideali sono stati in parte travisati. E’ su questa base che ho creato il protagonista del film”. Il risultato è che il lato oscuro di Harlock è molto più evidente rispetto a quello del suo predecessore. In questo film si scopre anche la profondità della sua disperazione. Kiyoto Takeuchi, co-autore della sceneggiatura, aggiunge le sue riflessioni. “Volevamo fare un passo indietro e analizzare Harlock come personaggio. Viviamo in un’epoca talmente complessa che non poteva limitarsi alla sua dimensione originaria – il cupo eroe solitario che nasconde un’ombra del suo passato – così lo abbiamo riproposto in modo da fargli riflettere e rappresentare il lato oscuro presente in ogni membro a bordo dell’Arcadia. Mostriamo anche i dubbi e le ansie di Harlock riguardo al cammino che ha intrapreso. Cos’è esattamente quella libertà da lui tanto agognata? Credo sia nostra responsabilità in quanto creatori del film fornire una risposta adeguata a questa domanda”. L’altra protagonista della saga di Capitan Harlock è l’invincibile nave pirata Arcadia. Molti fan hanno adorato questa nave che ospita lo spirito del miglior amico di Harlock, Tochiro. Il regista Aramaki racconta come è stata concepita l’Arcadia di oggi. “Il modello dell’Arcadia doveva avere un aspetto più maledetto per essere in sintonia con la sceneggiatura, così ho incaricato il mio buon amico Atsushi Takeuchi di occuparsene. Ho voluto che mantenesse alcuni elementi della nave originale, come il teschio a prua e il ponte di legno a poppa simile a quello presente sui velieri, ma per il resto gli ho lasciato massima libertà nel trasformarla. Ho affidato invece la modellazione 3D a Takehiko Hoashi, che in passato ha creato molte navi spaziali per i miei film con risultati fantastici”. La produzione ha impiegato cinque anni, facendo provini a più di duecento persone, comprese quelle necessarie per provare le voci durante la fase degli storyboard e per le sessioni di motion capture. Come c’era da aspettarsi trovare le voci dei personaggi rimanendo fedeli al tema del film si è dimostrata un’impresa difficile. Ikezawa racconta: “Abbiamo discusso dell’idea che coloro che non erano già fan di Harlock potessero davvero entrare nel suo mondo e capire che ci sono uomini come lui in grado di sfidare la realtà del loro tempo, soprattutto se pensiamo all’epoca in cui viviamo oggi. Dato che il cast doveva condividere questo approccio, ci servivano attori che rappresentassero davvero la nuova generazione in modo che il messaggio risultasse convincente”. Hanno continuato a cercare attori che riuscissero ad esprimere i temi senza tempo del film e dopo sei mesi di discussioni hanno finalmente deciso chi scegliere, tra attori e attori impiegati per le voice over. Il risultato ha premiato gli sforzi del team di produzione, che aveva bisogno di un cast in grado di mettere in scena i temi del film in un blockbuster da intrattenimento. Con l’aggiunta dello straordinario cast il film è ulteriormente migliorato in termini di complessità e profondità. Secondo il regista Aramaki: “Il nuovo Harlock è misterioso e maledetto, ma anche molto affascinante, tutte cose difficili da interpretare nello stesso momento. La prova più difficile per l’attore è stata quella di dimostrare di poterci riuscire, ma subito dopo aver discusso con Oguri, ascoltando la sua voce sincronizzata con il personaggio animato, ho visto materializzarsi davanti ai miei occhi il nuovo Harlock, e sapevo che avrebbe funzionato”. Il lavoro è stato spezzettato molto più del solito, tra modellazione, animazione, scenografie, luci, effetti e compositing digitale. E’ stata messa in piedi una pianificazione dettagliata, e il reparto visivo è stato compartimentato. Nonostante sia comune in Giappone creare dei team organizzati nella produzione di opere di animazione, nella maggior parte dei casi questi si modificano durante la lavorazione. Questo progetto invece ha seguito il metodo di Hollywood, con la produzione che si è rigidamente attenuta fino alla fine a quanto pianificato all’inizio. Secondo il supervisore alla produzione Koichi Noguchi della Toei Animation “I grandi film di animazione digitale di oltre-oceano, come quelli della Pixar, di norma hanno budget superiori ai 100 milioni di dollari, e io credo che noi siamo riusciti ad essere all’altezza dei loro standard con un terzo di quella somma. Questo anche grazie al fatto di aver adottato il metodo di lavoro hollywoodiano che consiste in una rigida divisione dei ruoli, ma anche grazie alla diligenza e alla straordinaria velocità dimostrate dal nostro team produttivo”. “Nonostante la scelta di uno stile fotorealistico, volevo che il film conservasse qualcosa del manga originale”. Aramaki ha illustrato al suo team di produzione il suo approccio all’aspetto visivo del simulatore di fisica. Ho comunicato a tutti il modo in cui volevo si muovesse il mantello in ciascuna scena in modo che simboleggiasse lo stato d’animo di Harlock, per cui loro hanno animato questo capo d’abbigliamento come fosse un altro personaggio. Sapevo che inevitabilmente la produzione sarebbe durata diversi anni, per cui nella fase delle decisioni iniziali sul look e sul tipo di immagini ho alzato il tiro delle richieste, anticipando i futuri sviluppi tecnologici che sicuramente avrebbero consentito di soddisfarle. Se non fossi stato sufficientemente esigente, il film alla sua uscita non sarebbe stato altrettanto bello”. Con un costo di produzione enorme pari a 30 milioni di dollari, i migliori artisti e animatori giapponesi hanno collaborato per soddisfare quelle che sembravano le richieste impossibili del regista. Con un livello di produzione e di lavorazione mai visto nell’industria dell’animazione giapponese, Capitan Harlock 3D è riuscito a combinare la tecnologia più sofisticata al fascino dei manga tradizionali.

 

CURIOSITA’

La modellazione della straordinaria nave Arcadia è stata realizzata da Takehiko Hoashi (Space Brothers), che è riuscito a renderla una nave da combattimento indimenticabile. I visual per le armi del guerriero sono di Atsushi Takeuchi. Le armi principali sono state disegnate facendo attenzione che mantenessero l’originario stile manga. Il sistema di facial capture registra la recitazione dei volti. Anche il più piccolo movimento dellel labbra viene registrato direttamente in computer grafica. I personaggi sono stati progettati tenendo conto di proporzioni realistiche, pur avendo conservato il tocco di Leiji Matsumoto. Responsabile del settore è stato Yutaka Minowa. Note di produzione redatte dal regista. Sono servite come base agli storyboard, oltre che per il progetto di scene e oggetti. Si tratta del primo passo nella visualizzazione della sceneggiatura. Disegno dell’art director Hiroaki Ueno. Ciascun settore della produzione ha usato gli storyboard per mantenere la coerenza delle immagini del film.

 

SINOSSI

Capitan Harlock è l’unico uomo rimasto ad opporsi alla corrotta Coalizione Gaia e a cercare di impedire l’estensione del suo dominio all’intero mondo intergalattico. Deciso a vendicarsi contro coloro che hanno fatto del male sia a lui che a tutto il genere umano, il misterioso pirata dello spazio erra nell’universo sulla sua astronave da guerra, l’Arcadia, attaccando spavaldamente e saccheggiando le navi nemiche. Il capo della flotta di Gaia, Ezra, manda suo fratello minore Logan ad infiltrarsi sull’Arcadia per uccidere Harlock. Ma Logan scoprirà presto che le cose non sempre sono come sembrano, e che dietro la nascita di una leggenda c’è sempre una ragione valida. Harlock guida la sua leale ciurma in una rischiosissima missione: disfare i “nodi del tempo” e riportare la Terra ad un’epoca in cui era ancora abitata dall’uomo. E’ l’anno 2977 e 500 miliardi di esseri umani dispersi nell’universo desiderano ardentemente fare ritorno a quel pianeta che ancora sentono come la propria casa. Il ribelle Harlock e la sua truppa fidata sono la sola speranza per il genere umano di poter un giorno raddrizzare tutti i torti subiti dalla Coalizione.

 

TORNA IL LEGGENDARIO PIRATA DELLO SPAZIO

 

Capitan Harlock 3D, il film in computer grafica realizzato da un gruppo di animatori ed esperti giapponesi, è certamente un film destinato a fare epoca. James Cameron, regista di Avatar, lo ha definito: “Mitico, epico e visivamente senza precedenti”. Questo film avventuroso, pieno di ritmo e di azione, è basato sull’opera originale “Capitan Harlock, pirata dello spazio” scritta da Leiji Matsumoto, leggendario autore di fumetti sci-fi. Matsumoto è noto per storie come “Galaxy Express 999”, che raccontano del celebre pirata dello spazio che si ribella contro le forze governative, e si batte insieme al suo equipaggio a bordo dell’invincibile astronave Arcadia, per difendere l’umanità. Nel 1977 la storia era diventata una serie a fumetti nelle pagine di Play Comic, mentre l’anno successivo si era trasformata in una serie di cartoni per la televisione, che aveva subito riscosso un enorme successo internazionale. Tanto che, per esempio, oggi in Francia la generazione dei trentenni/quarantenni, viene chiamata ‘generazione Albator’, dal nome che Harlock aveva assunto nella seguitissima edizione francese. Avendo un ruolo sia in “Galaxy Express 999” che in “Capitan Harlock, pirata dello spazio” (di cui è il protagonista), Capitan Harlock è il personaggio più importante del mondo creato da Matsumoto. Tuttavia questo film non si limita a riportare sullo schermo Harlock. Proprio come Batman (1989) è rinato nei panni di The Dark Knight (2008) e Superman (1978) in quelli di Man of Steel (2013), anche in questo caso si tratta di una riproposizione a partire dal materiale originale decisamente più innovativa e spettacolare che in passato, pur essendo stata mantenuta fedele allo spirito del lavoro di Matsumoto. Il cambiamento più evidente riguarda Harlock come ‘anti-eroe ribelle’, visto in questo film attraverso lo sguardo di Logan, una spia che si infiltra sull’Arcadia fingendosi membro dell’equipaggio. Ricercato in tutta la galassia per i suoi crimini, Harlock è un comandante straordinariamente abile in battaglia e un leader ammirato che non abbandonerebbe mai i suoi uomini. Questa rivisitazione approfondisce in modo interessante l’intima natura di Harlock, oscura ma allo stesso tempo affascinante. Si tratta di un personaggio che incarna la distruzione e il saccheggio, o rappresenta invece l’ultima speranza di sopravvivenza per la Terra? Nel tentativo di scoprire la verità sul capitano, Logan si imbatte in un incredibile segreto del passato di Harlock. Guidata dal creatore del fumetto Leiji Matsumoto e dal regista di Appleseed, Shinji Aramaki, la troupe comprende alcuni tra i più apprezzati professionisti dell’industria cinematografica giapponese. La sceneggiatura è stata scritta da Harutoshi Fukui, i cui romanzi sono stati spesso adattati per il grande schermo – come nel caso di Aimless Aegis – e da Kiyoto Takeuchi, che aveva già collaborato in passato con il regista Aramaki per la sceneggiatura di Appleseed Ex Machina. Per questa rivisitazione di Harlock, la storia originale è stata arricchita da un tema portante più attuale, ed è stato creato un universo completamente nuovo. L’ideatore delle parti meccaniche, Atsushi Takeuchi della Production IG, è noto per la sua collaborazione al film Star Wars: The Clone Wars, mentre il creatore e disegnatore dei personaggi, Yutaka Minowa, è celebre per Ninja Scroll. Avendo lavorato anche in passato a progetti di Matsumoto, Minowa è stato in grado di mantenere integre anche per questo nuovo adattamento le atmosfere del mondo creato dal grande maestro. Infine, fanno parte del progetto i team della Toei Animation e della Marza Animation Planet, che hanno messo insieme ii migliori esperti di computer grafica giapponesi, sotto la supervisione di Takeuchi Kengo. Dalle scene delle battaglie nello spazio remoto, agli scontri diretti a bordo delle astronavi prive di forza di gravità, il ritmo e la qualità delle sequenze, visivamente stupefacenti, sono assolutamente mozzafiato.

 

IL MESSAGGIO DI HARLOCK secondo Leiji Matsumoto Amo i pirati da quando ero bambino e avrei voluto essere uno di loro. Disegnai il mio primo pirata manga, Bokenki, all’ultimo anno delle scuole medie. I pirati attraversano i mari come vogliono, senza avere nessuno che li comandi. Per loro concetti come nazionalità, confini o età, non hanno alcun significato. Ad attrarli è la libertà. Anche da piccolo sapevo che il teschio e le ossa che sono sulla loro bandiera non servono a spaventare la gente, ma rappresentano la determinazione a battersi fino a che di loro non restano che le ossa. Vivono liberi, ma si assumono la piena responsabilità delle loro azioni. Che muoiano o cedano è un problema che riguarda solo loro. Questo è il significato di “vivere liberi sotto la propria bandiera”. Quando dicono una cosa non tornano mai indietro, non possono prendersela con nessun altro e non hanno rimpianti. Ero incantato dallo stile di vita dei pirati. Tutti arrivano ad un momento nella loro vita in cui devono prepararsi a partire per un viaggio. Sono certo che ciascuno di voi ha un ricordo in proposito. Il vostro destino è già segnato, sia che decidiate di imbarcarvi per quel viaggio, oppure no. Lo stesso accade ad un pirata che lascia un porto. La vostra vita cambia nel momento in cui prendete la vostra decisione, a prescindere dalla partenza. Penso sempre a quel giorno. Cosa sarebbe successo se non avessi lasciato la mia casa a Kokura, nel Kytakyushu, prendendo il treno? Non avevo soldi per il biglietto di ritorno, per cui non sarei potuto tornare indietro. Partire per un viaggio così cambia la vita di una persona. Che si tratti dell’oceano o dello spazio, sogni e speranze si trovano oltre la grande distesa. Ho immaginato che il luccichio della speranza fosse nelle stelle della galassia, ed è da lì che il mio lavoro ha avuto inizio. Se stai per partire per un viaggio importante, di quelli che si fanno una volta sola nella vita, farai in modo che nessuno ostacoli il tuo cammino, ovunque questo debba condurti. Harlock chiama a raccolta i giovani, dicendo loro: “Tutti voi amici che condividete il mio obiettivo, venite con me”. Ma sono i giovani a dover prendere da soli la decisione finale. Il ruolo di Harlock è solo quello di dare un incoraggiamento; non dà ordini, ma lascia a ciascun individuo la scelta di salire a bordo oppure no, perché conosce bene il valore dell’amicizia. Il rapporto tra Harlock e Toshiro è in effetti ispirato alla mia amicizia con un compagno di classe delle elementari, che era molto carino e popolare con le bambine. Per tutte le scuole elementari e medie ho avuto molti cari amici, con alcuni dei quali all’inizio magari ci eravamo picchiati, ma ci siamo comunque sempre aiutati nel momento del bisogno. Questi compagni di classe mi chiamano ancora per sapere se sto bene, e per questo sono loro davvero molto grato. La vita umana è limitata. Nel tempo della sua durata ci sforziamo di realizzare i nostri sogni e quelli degli altri. Volevo trasmettere questi sogni, creando una catena che con continuità andasse dal passato al futuro; questo è un tema che unisce molte della mie opere, come Capitan Harlock, Galaxy Express 999, Queen Emeraldas, Otoko Oidon e Gun Frontier. Un altro tema presente in Harlock è il non essere soli. Harlock enfatizza sempre l’importanza di trasmettere le cose agli altri e l’importanza dell’amicizia che ti sostiene lungo il cammino. Di conseguenza ciascuno di loro dà il meglio di sé. Senza chiedersi se le loro vite saranno brevi o lunghe, fanno del loro meglio in modo che ciascuna generazione possa imparare da quella precedente e insegnare a quella successiva. L’Arcadia è il luogo di incontro delle loro anime; un microcosmo a sé stante e l’utopia che loro si sforzano di raggiungere. Mi sono imbattuto nel concetto di Arcadia con il film francese Marianne de ma jeunesse, che mi ha commosso quando l’ho visto appena diciassettenne e che per me rappresenta l’ammirazione della gioventù. Harlock decide di partire per un viaggio e questo comporta incontri e separazioni con amici, tutte cose che ho vissuto anch’io da ragazzo. Lo stesso Harlock è un nome che ho inventato quando ero alle elementari, per cui posso dire che quest’opera è una di quelle che mi riporta alle mie radici.

 

SUL FILM CAPITAN HARLOCK 3D Mi sono trasferito a Oizumigakuencho non appena arrivato a Tokyo. Dalle mie finestre potevo vedere gli studios Toei Movie e spesso osservavo dal balcone di casa mia la produzione di un film. Allora non ne avevo un’opinione precisa, ma forse in quel momento della mia vita il destino mi aveva già legato alla Toei. Questo film è un’opera di incredibile qualità, frutto del lavoro dei professionisti della Toei e mi ha reso così felice da avermi fatto piangere di gioia. Vorrei sinceramente ringraziare tutta la produzione. Il film ha un realismo diverso dalle storie animate disegnate a mano. In ogni momento le immagini sembrano così reali che arrivi a dubitare che si tratti di computer grafica e vorresti credere che qualcuno sia davvero andato a girare su un pianeta che esiste da qualche parte nell’universo. Spero che riuscirete a godervi ogni più piccolo dettaglio del loro lavoro. Per me, come creatore dell’opera, è anche molto stimolante l’idea che Harlock sia il protagonista di un nuovo lungometraggio. Mi ha dato l’ispirazione a creare qualcosa di nuovo. Per me non ci sono dubbi sul fatto che questo film ispirerà una nuova generazione di ragazzi in tutto il mondo e al di là delle frontiere. Non c’è niente che desidereri di più di qualcuno che, ispirato da questo film, si mettesse a scrivere una nuova storia, e alla fine si scontrasse con me in una battaglia di creatività. Molte cose contribuiscono a stimolare la creatività e tutte si coagulano poi in una storia e nei suoi personaggi. Harlock è il prodotto di questo genere di immaginazione. Mi emoziona l’idea di tornare a combattere in una guerra creativa che ormai imperversa a livello globale. Combatterò questa guerra per tutta la vita. E’ questo a mantenermi vivo e a rendere le cose interessanti ai miei occhi. In Harlock ho infuso i sogni e le aspirazioni che ho cullato fin da bambino, perciò vorrei avere la possibilità di visitare le estreme propaggini della galassia un giorno. Non ho bisogno di tornare- voglio solo vedere fin dove posso spingermi. Non ho tempo di invecchiare!

 

Un pensiero su “1 gennaio : “Capitan Harlock 3D” – curiosità

  1. Pingback: I FILM CHE VEDREMO NEL 2013-2014 – LISTA IN CONTINUO AGGIORNAMENTO | cinemotore BLOG di cinem"A"