Doppia Difesa e Rai Cinema Presentano il progetto “Un’Altra Storia”

Doppia Difesa e Rai Cinema Presentano il progetto “Un’Altra Storia”

 

Tre spot e un cortometraggio contro la violenza sulle donne Doppia Difesa – la Fondazione creata da Michelle Hunziker e Giulia Bongiorno, diretta a offrire consulenza, assistenza legale e psicologica a donne vittime di abusi, violenze e discriminazioni – ha scelto Rai Cinema per ideare un’innovativa campagna sociale di raccolta fondi, incentrata su un linguaggio cinematografico che prende spunto dal genere commedia romantica sentimentale. Il fine della campagna, che partirà a novembre e che sarà supportata da Rai, Mediaset, Sky e La7, è quello di comunicare un’immagine positiva all’interno della coppia.

 

Questa partnership – realizzata dallo Studio Marver, project leader per Doppia Difesa – ha dato vita a tre spot scritti e diretti da Gabriele Pignotta, una produzione One More Pictures e Rai Cinema, in collaborazione con Cannizzo Produzioni e il Gruppo Trussardi, prodotti da Manuela Cacciamani.

 

Tre spot e un cortometraggio con un’idea diversa stile sit-com su un tema delicato come la violenza sulle donne, ma con l’intento di diffondere un messaggio positivo. Tre mini storie dove l’apparente violenza di un uomo ai danni di una donna si trasforma inaspettatamente in un gioco delle parti all’interno del quotidiano rapporto di coppia. L’obiettivo finale diventa quello di far emergere una figura di uomo che rappresenti per lo spettatore un esempio da imitare.

 

Ogni spot ha come protagonista una coppia di attori: Adriano Giannini e Ksenia Rappoport sono i protagonisti de “La partita di calcetto”, Giorgio Pasotti e Alessandra Mastronardi interpretano “L’anniversario”, mentre Fabio Troiano e Claudia Gerini sono gli interpreti de “Le scarpe nuove”. Gli spot formano un cortometraggio intitolato “Un’altra storia” presentato in anteprima esclusiva il 22 ottobre, in occasione di un prestigioso evento di lancio e di raccolta fondi, tra gli appuntamenti solidali del Festival Internazionale del Film di Roma, organizzato da Rai Cinema, Studio Marver e Cannizzo Produzioni per Doppia Difesa.

 

La Partita Di Calcetto Questo episodio, che vede protagonisti Ksenia Rappoport e Adriano Giannini, offre lo spunto per raccontare “un’altra storia” ovvero, un epilogo inaspettatamente positivo di quello che inizialmente può sembrare l’ennesimo episodio di violenza ma che invece, a sorpresa, si rivela essere il classico battibecco di coppia con la donna che reclama attenzione e l’uomo che cerca goffamente di giustificarsi. L’Anniversario

 

“L’altra storia”, raccontata in questo episodio, che ha come protagonisti Alessandra Mastronardi e Giorgio Pasotti, trasforma quello che inizialmente può sembrare il momento immediatamente successivo a un atto di violenza, nell’ennesima esternazione d’insofferenza di una giovane donna mortificata da un marito che troppo spesso dimentica il loro anniversario. L’epilogo positivo si spinge fino al racconto di un quadretto familiare con l’arrivo a sorpresa del figlioletto che, riporta allo spettatore un’immagine di grande catartica positività.

Le Scarpe Nuove A differenza degli altri, questo episodio parte da un presupposto diverso: mentre nei primi due si partiva da una presunta situazione di sopruso avvenuta qui, tutto sembrerebbe invece raccontare una violenza che sta per accadere. Fabio Troiano sembra in preda ad un raptus di violenza ed è sul punto di picchiare la sua donna, Claudia Gerini gli chiede di controllarsi, cerca di trattenerlo fisicamente e di farlo ragionare, ma lui non ci riesce e con un gesto improvviso estrae una carta di credito e cede a un fortissimo attacco di generosità! Lei appare conquistata … ma tutto ha un prezzo!

 

Note di regia – Gabriele Pignotta L’idea di sviluppare tre spot e un cortometraggio, con un concept diverso su un tema così delicato come la violenza sulle donne, mi ha da subito stimolato. Pensare a qualcosa che colpisca l’attenzione dell’opinione pubblica con un messaggio positivo e non più con la consueta cifra emotiva focalizzata sul dolore e sulla sofferenza, è stata da subito la chiave per immaginare tre mini storie dove l’apparente deriva di una violenza di un uomo ai danni di una donna, si tramuti inaspettatamente in un simpatico e consueto gioco delle parti all’interno del quotidiano rapporto di coppia. L’obiettivo finale diventava quindi quello di far emergere una figura di uomo positiva e vincente che rappresentasse per lo spettatore, il vero esempio da emulare. A quel punto, mostrare con la leggerezza della sit com, che gli unici limiti che si possono superare con una donna devono rimanere all’interno di ordinari comportamenti discordanti, che da sempre alimentano lo scontro maschi/femmine, mai mi è sembrato un espediente alternativo efficace per stigmatizzare con uno stile nuovo ogni forma di violenza di cui la cronaca purtroppo continua ad essere farcita.

 

 

DOPPIA DIFESA Doppia Difesa nasce da un incontro casuale fra due donne, Michelle Hunziker e Giulia Bongiorno, che non potrebbero essere più diverse per storia personale, attività, provenienza. Scoprono invece, quasi subito, di avere in comune molti tratti caratteriali: una incontenibile voglia di fare, un entusiasmo contagioso, una tenacia ferrea. Date queste premesse, era naturale che si stabilisse un rapporto di amicizia e di stima. Giulia e Michelle parlano, scambiano idee, opinioni, e da queste conversazioni emerge che entrambe hanno lo stesso sogno nel cassetto: aiutare tutti coloro che hanno subito sul lavoro o fra le pareti domestiche discriminazioni, violenze e abusi ma non hanno il coraggio, o le capacità, di intraprendere un percorso di denuncia. Giulia e Michelle capiscono che, insieme, possono svolgere un’attività di sostegno e assistenza attraverso un percorso non convenzionale; possono, forti della notorietà e dell’attendibilità acquisite negli anni, usare la loro immagine per sensibilizzare l’opinione pubblica e portare alla ribalta le problematiche che spesso queste donne-vittime si trovano ad affrontare da sole, in un clima d’isolamento ideologico e sociale. Comprendono insomma l’importanza di accendere i riflettori su quelle migliaia di casi che, nel silenzio e nell’indifferenza generali, crescono sino a diventare una vera e propria emergenza sociale. Ecco com’è nato il desiderio di dar vita alla Fondazione Doppia Difesa, la cui prima finalità è quella di aiutare le vittime a uscire dal silenzio. In Italia sono moltissime le donne che decidono di non denunciare discriminazioni, violenze e abusi: questa scelta è dovuta in parte alla mancanza di strumenti e alla impossibilità materiale di procedere alla denuncia, ma in parte anche alla mancanza di consapevolezza del proprio status di vittime. In molti casi gioca, inoltre, un ruolo decisivo, la paura di affrontare da sole il giudizio della comunità di cui si fa parte. Ultime, ma non meno importanti, le lungaggini della macchina giudiziaria, che impone tempi di attesa tali da rendere la denuncia inutile e, a volte, perfino controproducente. Consapevoli che la soluzione di un problema passa attraverso la sua conoscenza e che il primo passo per vincere contro discriminazioni, violenze e abusi è parlarne, rivolgono a tutte le donne questo appello,

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