Toni Servillo: “Il Bifest è una vera festa del cinema”

Standing ovation per Toni Servillo al Teatro Petruzzelli per un appuntamento che si è trasformato, fuori programma, in una avvincente ‘lectio magistralis’ dell’attore che ha consegnato al pubblico le sue personali riflessioni sul teatro, sul cinema e sulla musica. Stasera ha ritirato dalle mani del Direttore del Bif&st Felice Laudadio, il Federico Fellini Platinum Award per Cinematic Excellence.

 

Era in programma, oggi pomeriggio, una “Conversazione con” Toni Servillo, moderata da Enrico Magrelli. Il protagonista del film vincitore dell’Oscar La grande bellezza, ha preferito invece regalare al pubblico, accorso fino a riempire il Teatro Petruzzelli in ogni ordine di posti, la lettura di una sorta di ‘lectio magistralis’ contenente alcune sue riflessioni sul mestiere dell’attore e soprattutto sull’importanza del teatro (“che è stata e resta la mia attività principale, sono qui di passaggio e domani sarò nuovamente a Torino a provare sul palcoscenico”). Accolto da una standing ovation dopo la proiezione di Viva la libertà di Roberto Andò da lui interpretato, Servillo è partito da alcune considerazioni sull’”importanza e la necessità del teatro che è poesia diretta”, con frequenti citazioni da Louis Jouvet, il grande attore e regista francese che considera la figura di riferimento per il suo mestiere, ma anche da Leo De Berardinis (“un Maestro importante con il quale ho avuto il privilegio di dividere il palcoscenico”), e dagli scrittori e critici Cesare Garboli, Elias Canetti e Nadia Fusini. Qualche cenno anche sulla sua attività cinematografica, citando uno ad uno tutti i registi con i quali ha lavorato a partire da Mario Martone con il quale esordì nel 1991 in Morte di un matematico napoletano nel 1991 (“Portammo al cinema lo spirito indipendente che animava la compagnia di cui facevo parte, Teatri Uniti”) per arrivare a Roberto Andò, con il quale è tornato a lavorare per Le confessioni, in uscita il prossimo 21 aprile 2016. Servillo ha parlato anche del suo amore per la musica e del suo stretto rapporto con Napoli “radice profonda del mio essere attore”. Per chiudere, a braccio, su un’ultima riflessione sul suo lavoro: “la recitazione è una cosa molto seria e che non merita di essere svilita in un’epoca in cui impera lo svilimento” e manifestare il suo grande piacere di essere presente per la prima volta ad un “Festival di cui mi avevano già parlato bene molti amici che lo hanno già frequentato, a partire da Paolo Sorrentino, e che ritengo sia una vera festa del cinema, a giudicare dalla quantità di pubblico presente”. Stasera, Toni Servillo ha ricevuto al Teatro Petruzzelli il Federico Fellini Platinum Award per Cinematic Excellenceper la sua attività cinematografica.

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