25 Maggio DIETRO IL BUIO di Giorgio Pressburger Sinossi e schede

                                     Sinossi

 

Il film è tratto dall’opera teatrale di Claudio Magris “Lei dunque capirà” e rappresenta il viaggio di una giovane donna, Euridice, attraverso una labirintica “Casa di Riposo” dalla quale il marito tenta di  far  uscire  per  riportarla  alla  vita  normale.  Il  suo viaggio attraverso sotterranei, uffici, sterrati, anditi, pantani, campi, è accompagnato dalla figura del presidente della casa di riposo, che viene visto solo come un’ombra.

Lentamente scopriremo che si tratta di un viaggio nell’aldilà, in cui Euridice cercherà di uscire dal mondo dei morti per tornare a quello dei vivi, tra le braccia dell’amato marito, scrittore di successo che, ancora innamorato di lei, arriva nella “Casa” per riportarla alla vita. Euridice, si rifiuterà di affrontare questo ritorno, perché non sopporterebbe il peso delle domande dell’amato sul segreto di quella “Casa”, cioè sul segreto della morte e della vita.

Con le prime luci dell’alba e l’uscita dai sotterranei, lei infrangerà i patti posti dal marito per ottenerere il permesso di rilascio e tornerà nella sua stanza dove rimarrà per sempre.

 

 

 

Presentazione

 

 

Il film, a basso costo, è prodotto da Mattia Vecchi, Valeria Baldan e Giovanni Ziberna per la società di produzione cinematografica di Gorizia Sine Sole Cinema in collaborazione con il CCCB di Barcellona.

 

“Dietro il Buio” vanta un cast artistico di indiscusso spessore culturale e artistico, unendo letteratura, teatro e cinema italiano, e si pone come film totalmente indipendente, senza rinunciare all’alta qualità del prodotto finito.

Il regista è Giorgio Pressburger, mentre il ruolo della protagonista è ricoperto dalla giovane attrice di successo popolare, Sarah Maestri (“Notte prima degli esami”, “Il bandito e il campione”, “Terra ribelle”) affiancata da Gabriele Geri.

La sceneggiatura è di Paolo Magris e Giorgio Pressburger.

A curare  la  fotografia  è  Giovanni  Ziberna,  che ha esordito con la società Ipotesi Cinema  di Ermanno Olmi, curando il montaggio di “Tickets”  (2005, Olmi- Kiarostami-Loach) e succesivamente ha debuttato alla regia con “La  terra  nel  sangue”, ottenendo un notevole consenso da parte della critica.

L’audio in presa diretta è affidato al pluripremiato Carlo Missidenti  (Ciak D’oro  2010, Nastri D’argento 2010, David di Donatello 2010 con il film “L’uomo che verrà” di Giorgio Diritti).

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Presentazione Sine Sole Cinema

 

 

Sine Sole Cinema S.r.l. è una società di produzione e distribuzione cinematografica fondata da Mattia Vecchi, Giovanni   Ziberna e Valeria Baldan. Il suo punto di forza, date le notevoli competenze dei membri, è quello di accompagnare i  progetti  in tutte le fasi di lavorazione, dalla scrittura alla distribuzione. Inoltre, tutte le produzioni della Sine Sole Cinema s.r.l. sono fortemente basate sull’attenzione alla qualità del prodotto e all’impronta autoriale, come per il lungometraggio “La Terra Nel Sangue” di Giovanni Ziberna e il recente film “Dietro il buio” scritto da Claudio Magris e  diretto da Giorgio Pressburger. Attualmente la società è impegnata in numerose produzioni e coproduzioni di cortometraggi, documentari e  videoclip.

 

Bio-filmografie

              

               CLAUDIO MAGRIS [AUTORE DEL LIBRO]

 

Claudio Magris nasce a Trieste il 10 aprile 1939. E’ uno dei più affermati saggisti italiani e geniale studioso di letteratura mitteleuropea, erede della grande tradizione culturale della sua terra. Egli  considera  Trieste  la  città  di «frontiera» plurietnica e pluriculturale, in cui tutto coesiste ed è contiguo  (l’impero asburgico e il fascismo, le nostalgie imperiali e l’indipendentismo), un modello possibile per l’Europa. La sua formazione intellettuale è legata anche a Torino, dove si laurea nel 1962 in Lingua e Letteratura Tedesca con Lionello Vincenti. Magris è stato, dal 1970 al 1978, ordinario di Lingua e Letteratura Tedesca all’Università di Torino, mentre attualmente è docente alla Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università Trieste.

Collabora con il  “Corriere della Sera” e con altri quotidiani e riviste, attraverso i quali analizza la letteratura del nostro secolo, in particolar modo quella mitteleuropea e scandinava, come metafora della crisi della società moderna, contribuendo a diffondere, in Italia e all’estero, la letteratura del “mito asburgico”. Sensibile traduttore di Ibsen, Kleist e Schnitzler, ha pubblicato numerosi saggi, fra i quali: Il mito asburgico  nella  letteratura  austriaca  moderna (Torino 1963),  Wilhelm  Heinse (Trieste 1968), Lontano da dove. Joseph Roth e la tradizione ebraico – orientale (Torino 1971), Dietro le parole (Milano 1978), Itaca e oltre (Milano 1982), Trieste. Un’identità di frontiera (in collaborazione con Angelo Ara, Torino 1982), L’anello di Clarisse (Torino 1984), Illazioni su una sciabola  (Pordenone 1986), il testo teatrale Stradelmann  (1988), Un altro mare (1991) e Microcosmi che ha ricevuto il premio Strega 1998.

Nel 1986 Magris scrive il suo capolavoro, Danubio, un suggestivo diario sentimentale, un viaggio nello spazio e nel tempo, da cui nel 1997 il regista Giorgio Pressburger ha ideato per il Mittelfest uno spettacolo teatrale itinerante aperto a Cividale del Friuli. Danubio è stato tradotto in più di diciotto lingue. Nel 2001 pubblica per Garzanti Utopia e disincanto, libro che raccoglie un’ampia scelta della produzione saggistica di Claudio Magris tra il  1974 e il  1998. A Oviedo, Spagna, la giuria del “Premio Principe de Asturias per la letteratura” (considerato il Nobel spagnolo), attribuisce il premio 2004 allo scrittore Claudio Magris che incarna, con la sua scrittura, la  migliore tradizione umanistica e rappresenta l’immagine plurale della
letteratura europea all’inizio del XXI secolo. Nel 2005 raccoglie le tante voci che popolano la narrazione e cerca pazientemente di ordinarle e unificarle in un poema,  Alla cieca. Sempre nel 2005 pubblica Lei dunque capirà, edito da Garzanti.

 

 

 

 

 

GIORGIO  PRESSBURGER  [REGISTA] 

 

Giorgio  Pressburger  è  un  regista,  scrittore e drammaturgo unghererse naturalizzato italiano. Nato a Budapest nel 1937 e trasferitosi in Italia nel 1956, a seguito dell’invasione sovietica dell’Ungheria, è oggi una delle figure più rappresentative del panorama culturale italiano e internazionale. Attivo ai massimi livelli in molteplici campi, ha svolto anche attività istituzionali come Assessore del Comune di Spoleto e Direttore dell’Istituto Italiano di Cultura a Budapest. Nel 1982 vince il Globo d’oro alla regia per il film “Calderon”. Nel 2010 gli è stato assegnato il premio Alabarda d’oro alla carriera per la letteratura e il premio Verga per la trilogia Nel regno oscuro. E’ ideatore e direttore artistico (dal 1991 al 2003) del Mittelfest che si svolge annualmente a Cividale del Friuli, un festival di danza, musica e teatro di diciassette nazioni dell’Europa centrale e dei Balcani, che presenta ogni anno un’ampia rassegna di eventi teatrali e musicali. Per la RAI nel 1993 ha ideato un ciclo di opere musicali commissionate a sedici compositori italiani dell’ultima generazione e dei rispettivi testi scritti per l’occasione da altrettanti scrittori. Nel 2001 ha ideato e prodotto con  contributi  italo-ungheresi (Ministero  Esteri  Italiano  e Ministero Beni Culturali Ungherese) lo spettacolo di danza Viva Verdi. Dal 1999 al 2002 è stato nominato dal Ministro degli Affari Culturali membro del consiglio di amministrazione della fondazione del teatro La Fenice di Venezia. Ha ideato e diretto il Castel Teatro Festival promosso nel 2007 dalla provincia di Trieste, che è proseguito nell’estate 2008 e ha coinvolto tutte le istituzioni teatrali del territorio della provincia e si è esteso anche alla Slovenia, invitando compagnie di teatro e di danza internazionali. Nel marzo 2008 riceve dal Ministro della Cultura ungherese l’incarico di Presidente del Consiglio Artistico per la ideazione e realizzazione degli eventi per PECS2010  - Capitale europea della cultura.
Giorgio Pressburger è “Commendatore al merito” della Repubblica Italiana, “Croce di Ufficiale  al  Merito  della  Repubblica  Ungherese -  A  magyar  Köztáraságì  Erdemrend Tisztikerendje”,  “Grosse  Goldene  Ehrenzeichen”  del  presidente  della  Repubblica Austriaca.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

SARAH MAESTRI [ATTRICE PROTAGONISTA]

 Nata a Luino il 21 dicembre 1979, inizia a studiare recitazione nel 1996 presso la scuola “Teatro Blu” fino al 1998. Dal 1998  al  1999  frequenta  la  scuola  di  recitazione  “Quelli  di  Grock”.  Successivamente continua  a  studiare  recitazione  frequentando  vari seminari e iniziando a studiare canto.
Esordisce come attrice in teatro nel 1997 con Puck, tratto da Sogno di una notte di mezza estate; in seguito lavora prima per il cinema, dove esordisce con il film “I cavalieri che fecero l’impresa” (2001) di Pupi Avati, con cui lavora anche nel 2002 in “Il cuore altrove” e poi per la televisione dove, dopo il debutto in Vivere nel 2003, entra nel cast di CentoVetrine, entrambe  soap-opera  trasmesse  da  Canale  5.  Grazie  al  ruolo  di  Virginia  Forti,  che interpreta fino al 2004, vince la Telegrolla d’oro (2003) come migliore attrice di soap-opera.
Nel  2005 interpreta il film “Il nostro Messia”, diretto da Claudio Serughetti e nel  2006 è coprotagonista, nel ruolo di Alice, del film “Notte prima degli esami” di Fausto Brizzi, che ha avuto un grande successo di pubblico. Alla fine del  2006 gira  “Notte prima degli esami  - Oggi”, sempre per la regia di Fausto Brizzi. Nel 2007 riceve il Magna Grecia Awards – Edizione Speciale X Anno e l’anno successivo interpreta il film “Nella terra del sangue” di Giovanni Ziberna e
dal 15 settembre dello stesso anno è la conduttrice del programma radiofonico “Non voglio
mica la luna”, in onda su Radio 2 da mezzanotte alle due. Torna nella stessa fascia oraria e sullo stesso network nell’estate  2010 con  Effetto Notte. Nel  2009 pubblica il romanzo autobiografico La bambina dei fiori di carta, che riscuote un grandissimo successo e ha ottenuto  cinque  ristampe.  Nel  2010  partecipa  alle  fiction  “La  leggenda  del  bandito  e  del campione” e “Terra ribelle”.

 

 

 

GABRIELE GERI [ATTORE]

 

Nato nel 1980 a Roma, frequenta e si diploma all’Accademia d’Arte Drammatica  “Silvio D’Amico” nel  2005. In teatro lavora per registi del calibro di Mario Ferrero (Crimini e misfatti), Giuseppe Rocca (Elena), Attilio Corsini (I tre moschettieri), Michele Placido (Nottutrno shakespeariano), lo stesso Giorgio Pressburger (Pietra) e recentemente con Daniele Salvo e Gianpiero Borgia rispettivamente nella tragedie Aiace e Filottete per il teatro greco di Siracusa. Dal 2008 alterna il lavoro in scena con quello televisivo dove opera non solo in qualità di attore ma anche come autore e presentatore, prima per l’emittente satellitare Sat2000 e poi per il canale Redtv con il programma Fame – o teatro o morte!. Attualmente è sempre più impegnato nel campo cinematografico, dove oltre alla collaborazione con Giorgio Pressburger e la Sine Sole Cinema per “Dietro il buio” e numerosi  corti  e  mediometraggi in veste di protagonista  e  co-protagonista, è interprete principale del docu-film “Liberi nantes football club” presentato durante la scorsa edizione del Festival internazionale del cinema di Roma.

 

 

 

 

 

 

GIOVANNI ZIBERNA  [DIRETTORE DELLA FOTOGRAFIA E MONTATORE] 

Nato nel 1982 aVimercate, ha iniziato la sua formazione come autore nel 2002 a Bologna, all’interno del laboratorio cinematografico di Ipotesi Cinema di Ermanno Olmi firmando la regia di vari cortometraggi e mediometraggi, tra cui “Archetipo italiano” (nel lungometraggio “Osolemio-Autoritratto Italiano”) e “Nero” (nel lungometraggio “Attese”). Questi lavori sono stati prodotti e trasmessi dalla RAI ed hanno partecipato a numerosi festival, compresa la Mostra del Cinema di Venezia
2004. Il suo è stato un percorso formativo eclettico, imparando il mestiere del cinema nelle varie maestranze artistiche del settore, in particolare come montatore e direttore della
fotografia.  Ha  firmato  il  montaggio  dei  film  “Tickets” di  Olmi- Loach-Kiarostami (produzione Fandango e Sixteen Films), “Il Giorno del falco” di R. Bisatti (produzione IpotesiCinema e RaiCinema), entrambi vincitori del Premio di Qualità del Ministero Italiano per i Beni e le Attività Culturali;  “Il nostro messia” di C. Serughetti  (produzione Trees Pictures),  menzionato  a  Roma  Independent  Film  Festival.  Nell’ambito della fotografia, dopo una collaborazione con Cesare Bastelli, ha firmato numerosi lavori tra spot, documentari e fiction. Nel 2005 fonda a Gorizia, assieme a Valeria Baldan e Mattia Vecchi, l’associazione cinematografica Sine Sole Cinéma la cui produzione più importante è il lungometraggio “La Terra Nel Sangue”. Nel 2009 fonda la Sine Sole Cinema s.r.l., casa di produzione e distribuzione cinematografica, naturale evoluzione dell’associazione, che distribuisce il film “La Terra Nel Sangue”.

          

                MATTIA VECCHI [PRODUTTORE]

Nato a Gorizia nel 1985, Mattia Vecchi è uno dei più giovani  produttori  italiani, con esperienze anche nel campo della recitazione e della regia. La  sua formazione  inizia  con  il  teatro,  dove,  nel  ruolo  di  attore  e  assistente  alla  regia,  ha partecipato a diversi corsi formativi. Inizia a calcare il palcoscenico nel 1995 e ancora oggi fa parte del Consiglio direttivo del Collettivo Terzo Teatro di Gorizia, con il quale collabora in qualità di attore e organizzatore. Nel 2005 fonda a Gorizia insieme a Valeria Baldan e Giovanni  Ziberna  l’associazione  cinematografica  Sine  Sole  Cinéma,  della  quale  è presidente e ne  dirige la parte organizzativa e amministrativa. Oltre  alla  gestione dell’associazione, si specializza nel ruolo di direttore di produzione seguendo numerose produzioni, tra cui “La Terra Nel Sangue” di Giovanni Ziberna, attualmente in distribuzione europea. Coordina la Sine Sole Cinéma con passione e impegno, curando i rapporti con le istituzioni  e  gli  enti  collaboratori.  Nel 2009  fonda  la  Sine  Sole  Cinema  s.r.l.,  casa  di produzione e distribuzione cinematografica, che è la naturale evoluzione dell’associazione culturale. Presidente del consiglio  d’amministrazione, si  dedica prevalentemente alla produzione e distribuzione dei lavori.

 

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