Un po’ lungo e a tratti eccessivamente auto celebrativo ma realizzato tecnicamente bene il documentario sulla Ferragni.

Un po’ lungo e a tratti eccessivamente auto celebrativo ma realizzato tecnicamente bene il documentario sulla Ferragni. Ogni ragazza deve però deve abbandonare assolutamente la speranza di poter  diventare come lei…unica come approccio nella sua attività ecco perchè…

DOC SU AMAZON

Tra qualche giorno su Amazon Prime Video ai tanti  già sono sulla piattaforma si aggiungerà un documentario  che parla della carriera “dell’imprenditrice digitale” Chiara Ferragni.

COMMENTI ALL’USCITA …MA E’ IL CASO DI DIRE “CHI E’ SENZA SELFPECCATO SCAGLI LA PRIMA PIETRA…”

Abbiamo sentito tanti commenti all’uscita …intanto chi voleva a tutti i costi giudicare il prodotto  (che abbiamo visto ieri sera con obiettività e azzerandoci dall’esser prevenuti)   erano i  prima a farsi continui selfie  nel foyer e  nella sala postando le foto accompagnate da fiumi di hastag e  chiocciole  con sfondo la  location scelta dove la foto di Chiara era ovunque tra palloncini e allestimento tutto di colore rosa.  Location scelta l’Auditorium della Conciliazione che poche settimane fa ha ospitato la premiere del secondo capotolo di  Maleficent.

All’uscita dicevano quasi tutte le stesse cose:  la prima e’ che non sapevano che i direttori creativi dei brand  più importanti di moda di tutto il mondo la elogiassero così tanto,  la seconda   e’ il timore che  ragazze giovani o non,  vedendo  questo doc vogliano diventare a tutti i costi come lei  o possano sentirsi frustrate nel non riuscirci.

I 4 PUNTI DI FORZA DEL FENOMENO FERRAGNI

Ora analizzando il “fenomeno” dell’imprenditrice digitale e  e ricordando che “Chiara Ferragni – Unposted” non è un film dove recitano delle persone ma un doc con interviste, aneddoti, testimonianze con  immagini di repertorio e scene di vita reale privata…

Bisogna ribadire alcuni brevi concetti:

1. La Ferragni e’ molto bella, di persona anche di più…per fare le foto non si richiede dizione o saper recitare  ma serve saper posare e  saper valorizzare il brand  (e grazie al brand valorizza sé stessa).

2. La Ferragni non e’ “bora” come altre sue colleghe e non e’ mai volgare come le 90% delle influencer che confondono il fascino con il provare ad esser sexy a tutti i costi.
In giro per il web ci sono tante “smutandate” che si definiscono “fotomodelle” che al massimo potrebbero partecipare a Ciao Darwin (con tutto il rispetto per Ciao Darwin che fa ridere), spesso vedi anche  molte attrici che provano ad essere delle dee nelle foto al  backdrop indossando con abiti improbabili. Ad ognuno il suo mestiere..

3. La Ferragni non pubblicizza prodotti cheap ma ha aspettato di avere clienti di alto livello, una cosa e’ promuovere un brand con il proprio stile  un’altra cosa e’ svendere la propria immagine.

4 La Ferragni parla perfettamente l’inglese.

Questi 4 punti sono sicuramente a  suo favore.

I NUMERI CHE DETERMINANO IL SUO SUCCESSO

Ora quello che può dar fastidio e’ che abbia dato molto importanza  nella  sua vita ai numeri…un buon 50 %  di persone comprano followers…lei e’ virtualmente real e irraggiungibile per numeri di followers,. La sua fortuna è anche quella di esser stata  a tra le prime a cavalcare l’onda dei socal-media-power, non e’ uscita dai (no)talent show o salotti imbarazzanti quindi difficilmente può bruciarsi rispetto ad altre meteore sue colleghe che hanno poco da dire e da dare a quello che promuovono.

AUTOCELEBRATIVO….MA E’ RIUSCITA A TRASFORMARE IL VIRTUALE NEL REALE

Il doc e’ (sicuramente) fortemente autocelebrativo con un tocco di romanticismo nel segmento del matrimonio. Tante vorrebbero essere, avere guadagnare, vivere come lei ..e ci provano alcune spogliandosi per  cavalcare l’onda dei maniaci sul web che mettono like e commenti positivi ovunque e facendo credere a loro di avare un pubblico e  di essere dei personaggi.

Ora il video fa vedere i direttori creativi della moda mondiale incensarla. E’ riuscita a trasformare il virtuale in reale.

Il problema sono le centinaia di sue colleghe che al massimo “scroccano” una vacanza in un resort o i vestiti per il loro bambino gratis o passano la vita a fare le faccette in stories assurde.

UN PO’ TROPPO LUNGO

Il doc doveva durare almeno 20 minuti di meno ma e’ comunque realizzato molto bene.

Tornando al doc su Chiara Ferragni e’ indicato per chi vuol conoscere (nella seconda parte) il suo privato e  (nella prima parte) il suo exploit nel mondo dal moda.

Su Amazon dal 29 novembre.

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