Visto “Back to Black”,  molto interessante  – dal  18 aprile SOLO AL CINEMA – un film struggente ma “per tutti” come la sua musica.

Visto “Back to Black”,  molto interessante  – dal  18 aprile SOLO AL CINEMA – un film struggente ma “per tutti” come la sua musica.

Non era facile interpretare un personaggio che ha fatto la storia della musica mondiale e che è scomparsa a soli 27 anni

Il film racconta quanto le sue amatissime canzoni siano il frutto dei suoi amori sempre contrastati.

Rispetto al documentario “Amy”  (bellissimo e disponibile flat su Prime Video) il film non racconta solo di quanto sia stata  “schiava” della passione per i suoi uomini  (soprattutto per quello che l’ha sposata) e dalle sue dipendenze  ma fotografa perfettamente la sua forte fragilità alternata ad una  forza caratteriale ed interpretativa (canora) che l’hanno resa indimenticabile come le sue canzoni. Dietro quelle melodie così trascinanti c’è sempre stata la sua vita privata.  

Vedendo il film il primo errore è concentrarsi sulla possibile somiglianza di Marisa Abela (attrice inglese) con Amy Winehouse: l’attrice assomiglia quanto basta per innescare l’emozione che scaturisce dalla sua interpretazione convincente al pari dell’attore molto bravo (Jack O’Connell)  che recita il ruolo dell’uomo che diventerà suo marito e con il quale condividerà un amore tossico ma anche tante altre dipendenze.

Dentro il film c’è il suo carattere forte e fragile, la famiglia, la sua Londra, l’attenzione mediatica, il suo successo e molto altro..
 
Non un capolavoro, ma  film molto interessante.   

Voto 6 1/2 – 7

SOLO AL CINEMA –  DATA CONFERMATA   –  18 aprile –    di Sam Taylor-Johnson, con Marisa Abela (Amy Winehouse), Eddie Marsan  e Jack O’Connell 

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